Vicoli bui dai lampioni spaccati per confondere i cecchini, pali divelti e auto ribaltate a formare barricate, persone prelevate dai propri letti dalla polizia segreta, spari sulla folla manifestante, carrarmati che sparano sulle case, ospedali improvvisati, feriti ammazzati nei loro letti d’ospedale, corpi scaricati dalla nettezza urbana nelle fosse comuni, traffico illegale di organi, scuole utilizzate come prigioni, ragazzi incatenati al muro perchè rischiano il suicidio dopo che gli hanno tagliuzzato lo scroto con lame da barba e inserito elettrodi sotto le unghie per dar loro la scossa, oltre 2600 morti.
Eppure ogni giorno, in qualche zona del paese, la gente, quasi tutti giovani, scende in piazza, unita da una parola, che è anche l’agognata meta, il Graal, il desiderio, il sogno, la speranza, ma soprattutto un diritto:
Libertà
E qualcuno ancora sostiene che non esistono guerre giuste, da combattere.